Massaggio completo , drenaggio linfatico e flusso di olio caldo sul corpo

SARVANGA ABHYANGAM , NEERABHYANGAM E PIZHCHIL

Corpo e Psiche: un’unione armonica.

Il massaggio ayurvedico sulle membrane agisce sulle impressioni “ di vita ” che si fissano nel corpo: noi tutti abbiamo dei modi di fare abitudinari, cose che abbiamo ripetuto così spesso durante la vita da lasciare letteralmente un’impronta storica sulle membrane del corpo, i tessuti connettivi che mantengono ogni cosa al suo posto all’interno di noi. Sotto forma di impressioni di vita, queste membrane immagazzinano le azioni e le esperienze ripetitive, oltre alle emozioni e alle idee che ormai si sono consolidate. Nella nostra mente e nel nostro corpo noi portiamo tutta la nostra storia. Parte di essa fa parte del presente ma parte è obsoleta e ci lascia bloccati nelle convinzioni e nelle membrane e quindi funzioniamo e ci comportiamo secondo una vecchia immagine di noi stessi basata su quel che eravamo. Lo scopo del lavoro sulle impressioni di vita attraverso il massaggio ayurvedico è quello di aiutarci a diventare quello che siamo in realtà, a liberarci di quelle impressioni di vita che ci limitano. Possiamo aumentare la flessibilità sia nel comportamento che nella funzione corporea e liberare i ricordi risanati depositati dentro di noi.
Attraverso il corpo si può arrivare alla psiche e viceversa la psiche inscrive tutto il vissuto conscio e inconscio sul corpo. Il massaggio ci fornisce la chiave per leggere ciò che portiamo scritto su di esso e instaura un dialogo armonico tra corpo e mente. Questa decodifica viene attivata da un mezzo molto semplice: le mani. La mano ascolta, trasmette, riceve, calma, lenisce, sblocca e dunque: il tocco terapeutico su zone dove ristagnano blocchi e tensioni può permettere di ricomporre l’integrità psicosomatica dell’uomo.

Massaggio Ayurvedico (Vista parziale del massaggiatore mentre effettua il massaggio ayurvedico nel centro benessere – Foto di Andrew Lozovyi ).

Il tatto: fluido e senza sforzo.

Il senso del tatto è il primo a svilupparsi nel corpo umano, da questo possiamo desumere che sia anche il bisogno primario dell’uomo. L’uomo al momento in cui nasce abbandona definitivamente la dimensione amniotica in cui viene continuamente cullato e massaggiato. Da questo momento in poi si sente spinto a ricercare in continuazione quell’approccio fisico che appaghi il suo bisogno di affettività, di protezione, di attenzione, di relazione. La mano mentre massaggia ci guida a quel primitivo benessere psico-fisico dove tutto funziona senza sforzo, in modo armonico, facendoci distaccare dal mondo esterno e mettendoci in contatto con quello interno. Il contatto terapeutico, dopo aver passato “in rassegna” tutti gli organi, fa ritrovare a ognuno di essi il suo ritmo naturale e la sua fisiologica funzione. A livello psicologico permette di ripristinare situazioni che hanno spezzato il rapporto di fluidità tra corpo e mente.

La mente: si eliminano anche i suoi danni.

Nella nostra cultura sono in molti a soffrire di una privazione di contatto fisico. In esso si racchiudono mille emozioni, migliaia di sensazioni assolutamente vere e non filtrate. In realtà sono i fantasmi della mente che fanno nascere nell’uomo la paura di essere toccato, di toccare. Tutto questo è strettamente associato ai tabù legati alla sessualità. Per questo dal punto di vista terapeutico il massaggio è importante per dissolvere questa erronea concezione e permettere all’uomo di vivere la sua corporeità come fonte di benessere e non di malessere. Dopo il cervello la pelle è il più importante e complesso dei sistemi organici. Non a caso attraverso la stimolazione dei recettori presenti su di essa è possibile portare nuova vita nei tessuti, sostituire il dolore con il piacere e ristabilire un equilibrio turbato. Gli equivoci creati dalla nostra mente e registrati dal nostro corpo possono essere eliminati quando entrambi vengono messi in grado di esprimersi liberamente e sinergicamente.

Gli effetti: scioglie le paure.

Molte persone cercano di nascondere i loro blocchi, le loro paure dentro il corpo nella speranza di farli diventare una parte segreta di cui nessuno può venire a conoscenza, neppure loro stessi. A volte grosse tensioni possono restare nascoste per lungo tempo per poi trasformarsi in dolori, malattie, e disagi psico-emotivi. La mano fisicamente e simbolicamente aiuta a sospingere via ciò che si è bloccato in un determinato punto. A riaprire ciò che si era ermeticamente chiuso. Rimettendo in moto quella spinta vitale che alberga in ognuno di noi e permettendoci di fluire armonicamente nella nostra esistenza.

Messaggio d’amore: accende la scintilla.

Il massaggio a livello emotivo può essere vissuto come una piacevole e prolungata carezza. Proprio durante il massaggio può scattare la scintilla che accende l’amore per il nostro corpo e di conseguenza ci sentiamo più portati ad amare noi stessi e gli altri. È quindi uno stimolo per prenderci cura di lui, imparare a rispettarlo e a “ usarlo ” per vivere. Quando ci sono punti del corpo che non amiamo o parti della nostra psiche che nascondiamo, il massaggio ce li fa riscoprire ed amare. Il massaggio può essere un modo per ravvivare e migliorare il rapporto di coppia, di ristabilire la comunicazione fra i partners e di conseguenza anche la vita sessuale ne beneficia.

Benessere: si muovono forze rigeneratrici.

Nel massaggio ayurvedico le mani ripristinano il naturale fluire di energia del corpo (Vista parziale di massaggiatrice professionista al tavolo da massaggio – Foto di Rostyslav Oleksin ).

Massaggiare vuol dire far entrare nelle dita, nelle mani, un flusso d’amore capace di far scorrere l’energia vitale in grado di smuovere nel corpo quelle forze risanatrici che consentono di generare benessere, di ridare salute e vitalità e di alleviare il dolore. È come il corso di un fiume che scorre nel suo letto e sa dove andare fino a quando non interviene qualcosa a turbare il suo normale fluire. È in questo momento che bisogna intervenire per ripristinare gli argini o eliminare ciò che impedisce al corso d’acqua di seguire il suo naturale percorso. Il corpo risponde attraverso le sollecitazioni di un massaggio mediante due azioni:
Diretta: influenza le parti trattate come muscoli, articolazioni.
Indiretta: agisce mediante un meccanismo neuro riflesso e umorale, sollecitando la rete di terminazioni nervose presenti sulla cute e collegate al sistema nervoso centrale e periferico.
Massaggiare significa portare un cambiamento al corpo e trasformarlo. Una mano calda e rassicurante è quanto di meglio per superare stress e frustrazioni, per sciogliere tensioni, per sedare il dolore sia fisico che morale. Attraverso di essa passano nel corpo impulsi che si trasmettono all’interno e dall’interno si sprigionano energie che si riflettono all’esterno.

Il corpo: un veicolo di salute.

Corpo come sede del dolore, della malattia, degli eccessi, come elemento di bellezza, come strumento preposto al continuo bisogno umano di accettazione e conferma.

Il corpo è la parte visibile su cui esercitare una serie di tecniche benefiche che agiscono su vari livelli.

Queste portano a migliorare il nostro aspetto fisico, a ritemprare un corpo stanco, a sedare il dolore, a purificarci da scorie e tossine, a ridarci vitalità ma in realtà il corpo è inscindibile da quella parte invisibile, energetica che si riflette sulla psiche. Non possiamo quindi escludere che nel momento in cui beneficiamo di un massaggio per sciogliere delle contratture muscolari, per migliorare la circolazione, per eliminare eventuali inestetismi, automaticamente ci sentiamo più rilassati, più sicuri di noi stessi, più coccolati, più energici e di conseguenza: non dobbiamo sottovalutare che l’insorgere di una contrattura, di un disturbo, di un inestetismo possano essere stati originati da un atteggiamento mentale non corretto, da un rapporto sbagliato con noi stessi o con gli altri. Difficile quindi operare un intervento sul corpo senza prendere in considerazione l’individuo nella sua globalità. Più il corpo e le sue funzioni vengono frazionati, più le modalità di intervento diventano in grado di agire sul frammento ma perdono di vista le interconnessioni e di conseguenza l’intero.

Il massaggio è capacità di ricevere, ci offre un’opportunità. Trarre i maggiori benefici da un massaggio dipende anche dalla predisposizione di chi si sottopone a una seduta. Farsi massaggiare rappresenta infatti la capacità di ricevere e per molti, più portati a dare, non è sempre facile lasciarsi andare e permettere a chi ci massaggia di “donarci” ciò di cui abbiamo bisogno.

I BENEFICI DEL MASSAGGIO

“ RIENTRARE ” NEL CORPO

Il cervello è la nostra interfaccia interna (propriocettiva) ed esterna (esterocettiva). L’armonia dell’uomo nasce dall’equilibrio dentro-fuori. Il problema dell’uomo moderno è rientrare dentro, nel corpo.
I ritmi della società moderna, in particolare Internet (chat, e mail e social forum che ci assorbono), stanno portando sempre più il cervello ad annullare, tramite l’immaginazione, la dimensione spazio-temporale.
Man mano che si tende a stare fuori dal proprio corpo e a svolgere più attività contemporaneamente, il cervello diventa sempre più attivo e auto-eccitato.
Il cervello si adatta a questa nuova condizione, ma farà sempre più fatica a rientrare nel corpo provocando così una temibile escalation: stress – insonnia – disturbi della memoria – malattie neurodegenerative.
Il fine del massaggio è il recupero della tattilità e della propriocettività: portare il paziente a rientrare nel proprio corpo, reimparare a vivere e a sentire il corpo, nel qui e ora. Il tempo del massaggio è il presente, tempo del rilassamento, del rallentamento dei ritmi, del percepire sé stessi (ogni organo, ogni tessuto, ogni parte di sé) e della centratura psicosomatica.
Col massaggio la persona comincia a rappacificarsi col proprio corpo e riacquista la consapevolezza corporea.
Tramite il massaggio, spostiamo nuovamente il baricentro della persona al suo interno, rimettendolo in contatto con i propri bisogni vitali.

AUMENTA L’ATTIVITÀ DEL SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO PARASIMPATICO

La maggior parte delle malattie d’organo sono sotto l’influenza del Sistema Nervoso Ortosimpatico.
Lo stress causa iperortosimpaticotonia (produzione nell’organismo di cortisolo, adrenalina, noradrenalina).
In una situazione di equilibro, il sistema nervoso Ortosimpatico cede il controllo al Parasimpatico non solo la notte per il sonno, ma anche più volte durante il giorno in occasione delle pause, del riposo e del relax. Se una persona vive costantemente sotto il controllo dell’ Ortosimpatico tende a cronicizzare la tensione e alla lunga ad ammalarsi (disturbi cardiaci, digestivi, della tiroide, del sistema immunitario, ormonali ecc.).
Il Parasimpatico, al contrario, è attivo durante la digestione, il riposo, il rilassamento e il sonno.
Il “Medico Interno” inibito dall’Ortosimpatico e attivato dal Parasimpatico, esalta la produzione dell’ormone della crescita e degli anticorpi soprattutto durante il sonno profondo. Dormire bene vuol dire rigenerarsi e combattere i numerosissimi e piccolissimi nemici penetrati all’interno del corpo: i virus e i batteri.
Per ottenere la salute occorre spostarsi dal dominio dell’Ortosimpatico a quello del Sistema Nervoso Parasimpatico “Antistress”.

Sessione di massaggio ayurvedico (giovane donna sorridente sdraiata con occhi chiusi durante il massaggio ayurvedico – Foto di Andrew Lozovyi ).

Scopo del massaggio è quello di aumentare, nel corso della seduta, l’attività del Parasimpatico diminuendo fino ad annullare quella dell’Ortosimpatico.
Un massaggio ben fatto corrisponde a 3-4 ore di sonno profondo.

RISPONDE AL BISOGNO DI CONTATTO

Il tatto è l’unico senso bidirezionale; è il senso privilegiato per la comunicazione (ti tocco e tu non puoi fare a meno di non sentirlo). Il contatto è il linguaggio pre-verbale ed è molto meno a rischio di incomprensione rispetto a quello verbale.
I sensi iniziano a risvegliarsi dopo 8 settimane di vita intrauterina. Il primo senso che si attiva è proprio quello del tatto, seguono poi l’udito e infine la vista.

Il bisogno del tatto è dunque scritto nei geni già al tempo del feto. Nella vita intrauterina tutte le cellule hanno esperienza di contatto e calore (da cui l’importanza della mano calda, delle cure termali). Lo stesso parto naturale è per il bambino come un massaggio profondo.
Il contatto è nutrimento. Il bisogno di contatto è un bisogno vitale come mangiare, bere, e così via.
Il massaggio risponde a questo bisogno primario. Deve essere avvolgente e dondolante, per simulare il contatto ricevuto nell’utero. In questo modo lavora sui condizionamenti neuroassociativi: a questo deve la sua grande forza.

DA CONSAPEVOLEZZA

Un massaggio ben fatto è una lezione pratica di cura e amore per sé e per l’altro.
Il massaggio è comunicazione e quindi comprensione. La qualità fondamentale del massaggiatore è l’empatia.
Il massaggio ben fatto stimola i neuroni specchio e allena all’empatia. Il massaggio guarisce le ferite dell’amore tradito.
In un mondo sempre più egoista e individualista soltanto il massaggio ci potrà aiutare a realizzare la massima di Gandhi sull’indissolubilità: “ Finché tu e io non saremo che una cosa sola, non potrò farti male senza ferirmi”.
Il massaggio di massima efficacia fa uso di mani e parole, e si adatta alla persona: non è standardizzato ma si confà alla persona in quella determinata seduta. E’ indagine atta a scoprire cosa fa bene alla persona in quel momento: “ti metto nelle condizioni di autoguarirti tramite un tuo cambiamento”.
Il fine più importante del massaggio è dare consapevolezza. Nel massaggio la persona diviene consapevole delle proprie tensioni, dei propri limiti e delle proprie potenzialità. E’ una occasione di crescita personale e un aumentato potere di autoguarigione.

RISVEGLIA IL MEDICO INTERNO

Grazie al massaggio si producono analgesici, ansiolitici, endorfine, etc. Al contrario, più assumiamo farmaci più imprigioniamo il nostro “medico interno” per retroinibizione.
Il nostro organismo è in grado di produrre tutte le sostanze curative di cui ha bisogno, se stimolato appropriatamente e in assenza di interferenze. I “farmaci” che l’organismo è in grado di produrre, detti endofarmaci, sono miliardi e di gran lunga più efficaci di quelli creati dalle industrie farmaceutiche (esofarmaci). L’assunzione di esofarmaci è in realtà giustificata solo in caso di emergenza.
Malattia significa “bisogno di cure” e il massaggio soddisfa questo bisogno.

APRE ALLA SPIRITUALITÀ

Proiezione verso la sfera spirituale. (silhouette di donna in posa yoga su sfondo di luci bokeh. Vettoriale creato da kjpargeter – www.freepik.com).

Il corpo è il tempio dello Spirito. Tramite il corpo ci si riequilibra con l’Anima che anima il corpo.
Il tempo del corpo è sempre il presente, anche se spesso tendiamo a dimenticarcene.
Un corpo sano e flessibile è un ottimo strumento di comunicazione anche con il mondo spirituale. Un corpo inascoltato e trascurato si irrigidisce, diventa dolente, ci ostacola e ci fa soffrire per ricordarci la nostra duplice natura, spirituale e terrena.
Ricevere ed eseguire massaggi è l’ideale per stimolare l’unità Mente-Corpo-Spirito.

IN SINTESI, ECCO GLI OBBIETTIVI DEL MASSAGGIO:

  • favorire una più rapida guarigione
  • impedire la cronicizzazione delle malattie;
  • promuovere comportamenti compatibili con salute, vitalità e longevità;
  • accrescere conoscenza e consapevolezza;
  • positivizzare e valorizzare il dolore e la sofferenza delle malattie;
  • liberare dalla passività, dall’insicurezza e dall’impotenza;
  • insegnare la fiducia nella propria capacità di controllo dello stress e dei comportamenti che sostengono i meccanismi interni di autoguarigione.

L’Autore dell’articolo con lo pseudonimo di olosdoc è la Dott.ssa Nicoletta Brusciani https://trovainzona.it/dott-ssa-Nicoletta-Brusciani alla quale si può richiedere un consulto, inviando un messaggio con WhatsApp da qui o tramite gli altri metodi di contatto disponibili sulla sua pagina.

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